
Beni Culturali: Trasferimento Sottoposto a Condizione Sospensiva
Termini di Esercizio del Diritto di Prelazione da Parte dell’Autorità Competente
Il Testo Unico 22 gennaio 2004 n.42 prevede che la prelazione, nel caso di trasferimento di beni culturali immobili appartenenti a privati o a società lucrative, debba essere esercitata nel termine di 60 giorni dalla denuncia dell’atto di trasferimento. Nell’ipotesi in cui la detta denuncia non sia stata effettuata, l’autorità competente potrà esercitare il diritto di prelazione entro 180 giorni dal momento in cui abbia, comunque, acquisito tutti gli elementi equivalenti a quelli da inserire nella denuncia non presentata.
Notifica Esercizio Diritto di Prelazione e Condizione Sospensiva Atto di Trasferimento
L’esercizio del diritto di prelazione va notificato all’alienante e all’acquirente. Con tale esercizio si determina a favore dell’ente pubblico una sorta di subentro soggettivo nella posizione giuridica dell’acquirente. L’atto di trasferimento, pertanto, deve essere assoggettato alla condizione sospensiva dell’esercizio della prelazione entro i detti 60 giorni. Indipendentemente dalla previsione espressa della condizione nel contesto negoziale, si ritiene che si tratti di una “condicio iuris”, come tale gravante sul contratto. Altro elemento fondamentale della contrattazione è che, durante il periodo di tempo concesso alla pubblica amministrazione per l’esercizio del diritto di prelazione, l’acquirente non può conseguire il possesso dell’immobile.
Nullità Clausola Contrattuale di Attribuzione Possesso Bene Culturale all’Acquirente
Si precisa che l’eventuale clausola contrattuale con la quale si attribuisca il possesso all’acquirente sarebbe da considerare nulla e, come tale, improduttiva di effetti. La condizione in questione riguarda in primo luogo e necessariamente l’effetto traslativo del contratto ma, per volontà delle parti, essa potrà essere estesa anche ad altri elementi contrattuali ed, infine, all’intero contratto ivi compresa la corresponsione del corrispettivo. Nella nota di trascrizione occorrerà, quindi, indicare la presenza della condizione e la sospensione degli effetti traslativi.
Necessità Atto di Verificata Condizione in Caso di Mancato Esercizio Diritto di Prelazione
Nel caso in cui la prelazione non venga esercitata si dovrà procedere ad un atto di verificazione della condizione. In altri termini, l’alienante e l’acquirente dovranno porre in essere un atto con il quale si renderà pubblico il fatto che l’autorità competente non ha esercitato il proprio diritto e, pertanto, si sono verificati gli effetti traslativi del contratto in capo all’acquirente. Questo atto di verificata condizione è molto importante perché per il suo tramite si darà pubblicità a questa circostanza con l’annotazione a margine della trascrizione dell’originario contratto di compravendita.