
Successione per Causa di Morte: Concorso di Delazioni
Concorso tra Successione Legittima e Successione Testamentaria
Il confronto successione legittima e testamentaria non si pone solo in termini di alternativa bensì anche di concorso. Superato l’antico impedimento “nemo pro parte testatus pro parte intestatus decedere potest”, il concorso si profila quando vi sono disposizioni testamentarie a titolo universale aventi ad oggetto solo una parte del patrimonio.
Accettazione Chiamata alla Successione per Testamento o per Legge
Ove, poi, risulti che il chiamato per testamento sia, al medesimo tempo, chiamato per legge alla successione per cause di morte dello stesso autore, sorge l’interrogativo se l’interessato possa o meno accettare solo una delle due chiamate. Un orientamento risponde positivamente argomentando che la duplicità di titoli si traduce in duplicità di delazioni reciprocamente indipendenti anche in ordine alla relativa possibilità di accettazione.
Nullità Accettazione Parziale della Chiamata alla Successione
Altra opinione è per la soluzione negativa sia per evitare quella che, in ultima analisi, si rivelerebbe una accettazione parziale, quindi, nulla sia per deduzione da un complesso di norme che affermando, sotto il profilo acquisitivo, la piena autonomia tra legati e donazioni, da una parte, ed eredità, dall’altra, dimostrerebbe ex adverso la necessità di ridurre ad unità la pluralità di chiamate a titolo universale rivolte ad un medesimo soggetto.
Natura Unitaria dell’Atto di Accettazione dell’Eredità a Titolo Universale
Si aggiunge che l’atto di accettazione ereditaria non conosce alcun riferimento al titolo della vocazione, né all’entità della quota. La vocazione, o se si vuole la delazione, sarebbe unica, ancorché complessa, e la relativa accettazione, o rinuncia, non potrebbe riguardare che l’intero. Il significato ultimo è che tutto quanto risulta offerto per successione a titolo universale ad un unico soggetto da uno stesso autore va unitariamente inteso.